Con il termine fistola artero-venosa, si definisce un’anomala connessione, nei tessuti nervosi del cervello o del midollo spinale, di arterie e vene. Tale anomalia si verifica in prossimità dei punti ove le arterie sono in relazione con le vene o i seni venosi (spazi venosi).

Le arterie trasportano il sangue dal cuore ai tessuti, le vene invece trasferiscono il sangue dai tessuti al cuore. Le fistole artero-venose differiscono dalla malformazioni artero-venose classiche poichè non si trovano nel parenchima cerebrale o nel midollo spinale bensì si localizzaziono all’interno della dura madre o dell’aracnoide (entrambi circondanti il cervello ed il midollo spinale).

Le fistole artero-venose trasportano sangue arterioso ad alta pressione all’interno delle vene che drenano il sangue del parenchima nervoso cerebrale o del midollo spinale; questo determina un incremento pressorio a carico del sistema venoso attorno al cervello o midollo spinale.

Sintomi

Esistono due tipi principali di fistola artero-venosa: fistole durali e fistole carotido-cavernose. Queste sono lesioni acquisite o secondarie a traumi o infezioni, comunque nella maggior parte dei casi si sviluppano senza eventi precipitanti. I pazienti affetti da questa condizione, tipicamente riferiscono la percezione di un rumore di flusso, turbolenza a livello dell’ orecchio in coincidenza con il battito cardiaco, conosciuto anche come soffio. I pazienti affetti da fistola carotido-cavernosa invece tipicamente riferiscono, in aggiunta al soffio, arrossamento di uno o entrambi gli occhi oltre a rigonfiamento del globo oculare.

Diagnosi

Tipicamente, i medici cercano di ottenere l’occlusione delle fistole artero-venose prima che l’ incremento pressorio a carico del sistema venoso possa produrre danni considerevoli a carico del parenchima cerebrale o del midollo spinale.

La diagnosi si basa sull’esecuzione di uno studio definito angiografia (cerebrale o midollare). Questa è la migliore metodica disponibile ai fini diagnostici dal momento che dimostra perfettamente la relazione tra il punto di fistola artero-venosa e le arterie e vene circostanti.

Di norma, sia la risonanza magnetica che la TC risultano normali in presenza di fistola artero-venosa.

Trattamento

Le fistole artero-venose possono essere trattate utilizzando diversi metodi.

  • L’embolizzazione per via endovascolare, minimamente invasiva, riesce di norma ad ottenere l’occlusione della maggior parte delle fistole artero-venose. Un catetere viene condotto, a partire dall’ arteria femorale nell’ inguine, sino al cervello nelle arterie da cui origina la fistola per poi iniettare materiale embolico come NBCA, colla o Onyx. Questa iniezione chiude le arterie e riducono il flusso ematico a carico della fistola.
  • La resezione microchirurgica è utilizzata per fistole artero-venose che non possono essere chiuse per via endovascolare. Durante la resezione microchirurgica, dopo la craniotomia utilizzando il microscopio si separa la fistola artero-venosa dai tessuti circostanti il parenchima cerebrale o del midollo spinale.