Prof. Pietro MORTINI

Il midollo spinale inizia alla base del cervello e prosegue all’interno della colonna vertebrale cervicale (collo) e toracica (torace) per terminare a livello lombare con un fascio di radici.

Lungo tutta la sua struttura il midollo trasporta gli impulsi neurali ai distretti corporei distali. Nel rachide cervicale superiore, il midollo spinale contiene fibre che trasmettono gli impulsi alle braccia, petto e gambe.

La sindrome clinica che deriva da una sofferenza a carico del midollo spinale perturbando o interrompendo la normale trasmissione degli impulsi nervosi è chiamata “mielopatia”. Per ragioni anatomiche, la mielopatia cervicale può coinvolgere le braccia e le mani, le gambe, il controllo sfinterico della vescica e dell’intestino.

Cause

Esistono diverse cause responsabili della mielopatia cervicale; tutto ciò che interrompe il normale passaggio di impulsi nervosi attraverso il midollo spinale può causare una mielopatia clinica. Tra le cause più frequenti ricordiamo

L’ultimo gruppo di cause elencato è particolarmente frequente nella popolazione e di particolare interesse per il neurochirurgo. La mielopatia cervicale secondaria alla degenerazione si chiama “mielopatia spondilogena cervicale ” ad indicare che la spondilosi è la causa principale della sindrome.

Il canale spinale è un canale osseo chiuso nel quale il midollo spinale è contenuto e protetto. Generalmente ci sono alcuni millimetri di spazio contenenti liquido che circondano il midollo spinale che aiutano a proteggerlo dai traumi e che consentono la notevole flessibilità del collo.

Alcune persone, tuttavia, nascono con un canale vertebrale più piccolo rispetto alla media; questa condizione si chiama “stenosi del canale spinale cervicale congenita“. Il termine stenosi è un termine generale per indicare un restringimento. Il canale spinale cervicale può restringersi nel corso del tempo a causa di modifiche degenerative all’interno delle varie componenti che costituiscono la colonna vertebrale.

Tipicamente a causa di speroni ossei (osteofiti), rigonfiamenti o rotture del disco ed ispessimento dei legamenti che possono sviluppare e invadere il canale spinale. In questi casi, lo spazio che normalmente circonda il midollo spinale può essere gravemente ridotto e queste condizioni possono comprimere il midollo spinale.

Sintomi

I sintomi di mielopatia cervicale dipendono dal livello coinvolto del midollo e dal tipo di coinvolgimento.

I sintomi possono includere:

Il dolore al collo può essere presente, ma non è un sintomo sempre presente.

Il momento in cui compariranno i sintomi e la loro progressione sono molto variabili e dipendono molto da persona a persona. Il tasso di progressione dei sintomi di un individuo può cambiare nel tempo con periodi di rapido peggioramento intervallati da periodi di stabilità o minima progressione. Sebbene il recente ritmo di progressione sintomatica può servire come indicazione di massima per il futuro, non c’è nessun sistema di prevedere la storia naturale della mielopatia cervicale spondilosica in un individuo.

Diagnosi

La diagnosi clinica della mielopatia cervicale spondilosica può essere difficile a causa delle molteplici possibili cause, degli svariati sintomi e la numerose presentazioni.

In ultima analisi, la diagnosi è di solito fatta sulla base della storia del paziente e l’esame obiettivo. Inoltre degli studi radiografici possono confermare la stenosi critica cervicale con compressione del midollo spinale.

La Tomografia Computerizzata (TC) o la Risonanza Magnetica (MRI) possono essere utilizzate per la diagnosi perché forniscono immagini del canale spinale cervicale e il midollo spinale ad alta risoluzione.

La presenza di una significativa compromissione neurologica associata ad immagini che documentano la franca compressione del midollo spinale e dei sintomi consoni sono in genere sufficienti per fare la diagnosi di mielopatia cervicale spondilosica.

Trattamento

La chiave per il trattamento della mielopatia cervicale spondilosica è quella di eliminare la compressione dal midollo spinale. L’intervento viene eseguito per prevenire la progressione dei sintomi; il miglioramento clinico può avvenire come può non avvenire. E’ necessario discutere la prognosi con il neurochirurgo prima di prendere una decisione in merito al trattamento chirurgico.

Le procedure chirurgiche per decomprimere il midollo spinale includono approcci dalla parte anteriore del collo (discectomia cervicale anteriore e fusione, corpectomia cervicale anteriore), dalla parte posteriore del collo (laminectomia cervicale, laminectomia cervicale e fusione, laminoplastica cervicale) e le procedure combinate in cui entrambi gli approcci anteriore e posteriore sono utilizzati.

L’esatta procedura eseguita si basa in parte sulla localizzazione della stenosi e in base all’allineamento globale della colonna cervicale, ma molti sono i fattori da considerare per scegliere.

Cervical Mielopathy

 

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